Descrizione
Il “Ritiro dei poveri Eugenio Criscione Lupis”, insieme alle Opere Pie Carmela Boscarino e Carmelo Moltisanti, rappresenta una delle istituzioni assistenziali e socio-educative più significative della provincia per storia, dimensioni e impegno civile. Nato dalla volontà testamentaria di Eugenio Criscione Lupis, che designò eredi universali i poveri del Comune di Ragusa, il “ricovero dei vecchi”, come affettuosamente chiamato dai ragusani, nasce da un profondo sentimento di solidarietà verso gli ultimi. Finora mancava uno studio che ricostruisse con precisione le vicende che seguirono quella straordinaria disposizione testamentaria. Saro Distefano colma tale vuoto offrendo una biografia documentata di Criscione Lupis, “ragusano che la storia ha maltrattato”, attento amministratore dei propri beni e uomo di grande lungimiranza. L’autore descrive in modo puntuale le fasi che portarono alla costruzione dell’edificio destinato ad accogliere i poveri, dalla scelta del terreno in contrada “Pendente – Grotta dell’Acqua”, acquistato da Vito Veninata, fino alla sua realizzazione, tra il 1928 e il 1940, grazie all’impegno di maestranze locali e alla generosità di numerosi benefattori, tra cui i coniugi Navanteri-Criscione. Corredato da preziose fonti archivistiche, il lavoro di Distefano diventa una pietra miliare nella ricostruzione storica e morale di un’istituzione tuttora viva, testimone della solidarietà e dello spirito civico della comunità ragusana.
____________________________
Booktrailer:
____________________________
Info supplementari:
____________________________
Rassegna Stampa:





Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.